FINO DOVE ARRIVA LA GERARCHIA SUL TATAMI?

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L’IMPORTANZA DELLA PRIMA LEZIONE DI JIU JITSU
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La nostra società ha fatto in modo di farci vivere in un epoca in cui tutti ricercano l’uguaglianza.

Non entreremo in questa discussione in cui ognuno ha il proprio pensiero e modo di interpretare il concetto di uguaglianza, ma una cosa è innegabile, la gerarchia è presente nel mondo da molto prima della nostra esistenza.

Nel mondo animale, ad esempio, il più forte, il più veloce o il più intelligente tende a comandare gli altri nel gruppo. Pensa al leone, il più forte comanda il branco, difende il suo territorio, copre le femmine, fino al giorno in cui invecchia e un altro leone più giovane e più forte lo sfida, prendendo il suo posto. Secondo lo psicologo canadese Jordan Peterson, autore del best seller “12 regole per la vita”, anche le aragoste sono divise gerarchicamente.

Pertanto il concetto di “gerarchia” è ovunque. Se pensiamo al mondo degli affari, abbiamo una gerarchia molto chiara. Il presidente della società, il suo consiglio di amministrazione, le posizioni dirigenziali e così via, fino a raggiungere la classe operaia.

Nel Jiu Jitsu questo è evidente a causa delle cinture colorate, che mostrano esattamente il grado che possiede lo studente nel suo processo di apprendimento. In questo caso, la cintura nera è localizzata sulla parte superiore della piramide e, come l’esempio prima descritto, deve guidare e mostrare la via agli altri, dare l’esempio e assumersi la responsabilità delle sue azioni.

La domanda è: le nostre cinture nere sanno come esercitare questa leadership in modo corretto, efficiente e rispettoso?

In molte accademie di Jiu Jitsu, è molto comune per gli insegnanti pensare che educare i propri studenti significhi umiliarli esponendo i propri errori di fronte all’intera classe. Questa dimostrazione di autorità, praticata in molte accademie di Jiu Jitsu mi sembra estremamente sbagliata.

Ritengo pertanto che alla base di tutto ci debba essere uno dei concetti principali, ossia il “rispetto”, che i nostri alunni devono apprendere ma per far si che loro capiscano il significato, reputo debba essere l’insegnante a dover dimostrare l’importanza di questo concetto. Unito al concetto del “rispetto” l’ordine sarà insegnato mediante regole scritte e tramandate da insegnate ad alunno consentendo pertanto al nuovo alunno di capire come dovrà comportarsi sul tatami.

Essere una cintura nera non ti rende un essere umano migliore di chiunque altro. Spesso come nel caso del vecchio leone, anche nel Jiu Jitsu non sarai il migliore, quindi la cosa migliore che puoi fare come cintura nera è trattare i tuoi studenti allo stesso modo, con rispetto, capendo che ti stanno dando l’onore di imparare da te, ed è tuo privilegio averli sul tatami.

Non metterti al di sopra degli altri, devi essere tu a tutelare l’ambiente rendendolo sempre più piacevole. Pratica sempre la gentilezza, fai sentire a casa il tuo studente e tutti quelli che ti circondano. Crea un ambiente dove tutti possono sbagliare senza essere criticati, chiunque può fallire senza essere umiliato e tutti possono fare domande senza tacere.

Rendi la tua scuola di Jiu Jitsu un ambiente di apprendistato e sviluppo umano.

Rispetta tutti senza distinzione.

Sii una vera cintura nera.

Il Jiu Jitsu ti migliorerà la vita!

Ti aspettiamo nella nostra scuola di Jiu Jitsu.

Forte abbraccio

Sandro Spampinato



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